A noi stessi.
Perché siamo la prima persona a cui stringiamo la mano,
ma l’ultima che conosciamo fino in fondo.

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giovedì 20 novembre 2008

Mi sono sognata.

Stanotte Mi sono sognata.
Ho sognato di guardare me stessa.
Alcuni di voi potrebbero pensare che si tratta di prosa, poesia, metafora.
Mentre in realtà, è davvero così.

In questo concentrato di confusione e spiazzamento, forse, ho avuto il bisogno di guardarmi da fuori.
Forse perchè non c'è nessun occhio così abbastanza critico e vigile come il mio.
Forse perchè mi fido solo del mio giudizio.
Per presunzione.
Per superiorità.
Per me.

Perchè anche se gli altri vedono, osservano, parlano, pensano, non me ne importa nulla. Ciò che conta è la valutazione che io dò a me stessa. Ciò che voglio essere oggi e quello che voglio diventare domani.

E stamattina sono così. Ancora una volta assonnata.
Ancora una volta con la bocca chiusa da una stanchezza fisica, ma non reale.
Perchè il mio essere stanca, non mi ferma davanti ad un rischio.

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