A noi stessi.
Perché siamo la prima persona a cui stringiamo la mano,
ma l’ultima che conosciamo fino in fondo.

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martedì 22 luglio 2008

Esigenza.

Mi hanno insegnato a mettere i punti alla fine di una frase. Una parola. 

Ma non sono ancora in grado di mettere i punti nella vita



solo degli spazi 






vuoti


da riempire







prima o poi



.

Punto.

Pentirsi di averci sperato così a lungo, succede spesso. 
Analisi di prima mattina: godo di ottima salute.

Esigenze.
Se il tempo fosse infinito non sarebbe mai abbastanza per fare tutto quello che vorrei.
Cento e più cose. In pugno ho solo della sabbia. Ma non so costruire il mio castello. 
In un ring infinito, tra finti dubbi e false verità, tutto e il contrario di tutto. 

Colpevole.
Di questo.
Mi prendo le colpe di chi non ha la patente per potermi guidare.
Io, sulla macchina ci sono salita a sei anni. Era la culla per una bambina che non riusciva a dormire. E lo sfogo di una donna che non vuole essere a mezz'aria.
Ma non voglio guidare.


Abbiamo detto che era semplice. 
Abbiamo detto che a mezz'aria non ci si stava.



Abbiamo detto.





Esigenza.





Se raccogli la sabbia con una mano e la stringi in un pugno, la sabbia fugge via.
Se la supporti con il palmo della mano aperto, resta lì.




Chiudo il pugno.

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