A noi stessi.
Perché siamo la prima persona a cui stringiamo la mano,
ma l’ultima che conosciamo fino in fondo.

Archivi. Il seguito di Alter Vs Ego

martedì 25 marzo 2008

Scheletro nell'armadio

Mattina il sole. Pomeriggio la pioggia. Sera il freddo.

Altaleno in base al tempo determinazione ed indecisione. Forza e debolezza.
Cerco me stessa, ma non sento più nessuna voce, nè dal mio Ego nè dal mio Alter. Sono in piena deriva.
Qualche secondo fa la riva ed ora è già alto mare.

Cos'è giusto?
Domande che mi fanno compagnia.

Aspetto.
In questo momento sto aspettando, qualcuno oppure semplicemente un'illuminazione.
Guardo una mano vicina. La sento diversa o forse sempre uguale.
Non ho mai visto a fondo? Oppure adesso guardo solo in superficie?

Cos'è giusto?
Dettagli.
Colori.
Tracce del tempo.
Costanti che non cambiano.

Lo sguardo è a terra, ricerca il vuoto in cui perdersi. Si alza solo quando il vuoto è proprio lì davanti a me.

Sono le parole che mi tengono compagnia. Mentre alcuni pensieri adesso, lo fanno molto meno.
Parole che non vengono Mai capite. Da nessuno.
Sono attimi. Emozioni che durano un secondo.
Sono lampi. Segreti profondi.
Sono momenti. Passioni che cercano il loro senso. In un futuro. Quando questo senso, molto probabilmente sarà perso del tutto.

Io, le rileggerò con il sorriso.


Ciao.
Ciao.

Pubblicated by Alter©icerchiata

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