A noi stessi.
Perché siamo la prima persona a cui stringiamo la mano,
ma l’ultima che conosciamo fino in fondo.

Archivi. Il seguito di Alter Vs Ego

lunedì 30 giugno 2008

Primo

Che disordine.

Rischiare. Sbagliare.

Al massimo scappo alle Hawaii.

Poche frasi dettate dalla stanchezza. Dita che battono violente sulla tastiera a peso morto.
Sonno.

Al massimo scappo alle Hawaii.
Non ci sono mai stata. Infondo.

Smile.
C.

venerdì 27 giugno 2008

Commento dell'autore.

©icerchiata è una donna che oggi ha quasi 25 anni.
Scrive il suo primo libro a 23. Quando faceva i primi passi per diventare una donna.

Nell'andare il testo si perde.
Si perde in un'autobiografia personale, dove nomi e persone si avvicinano sempre di più alla relatà.


Nessuna sosta e poco fiato verso la sua Arringa Finale.
©icerchiata ci arriva stanca e stremata.

Che salita!


Oggi, ha in progetto una vera pubblicazione. Si spera.


Questo libro nasce da un'esigenza personale di interrogarsi. Davvero poco interessante per voi lettori.
Ammetto, però, che qualcuno si è affezionato davvero alle avventure della povera ©icerchiata sempre svalvolata.

Alla fine del percorso, tanto è cambiato.
Ma altro è rimasto assolutamente uguale.
Dannatamente uguale.

Una costante è il suo sorriso.





Da quel giorno, Francesco non è mai più entrato nella sua vita. Non in quella maniera.
©icerchiata continua, però, ad incampare. Ancora. Tanto. Non con lui.

In cambio, nessuna delle sue due voci interiori sono state più soppresse: fanno chiasso entrambe. Per una vivacità coloratissima!!!!

E' riuscita finalmente a parlare con se stessa e a provare a capirsi, quanto più possibile.....

perchè noi siamo i primi a cui stringiamo la mano, ma gli ultimi che conosciamo fino in fondo.


(dall'ultimo giorno di lavoro da dipendente!)
Fossombrone. 27 giugno 2008.

grazie a tutti.
©.

lunedì 23 giugno 2008

Spiragli di luce

Timidamente tra le rovine.
Il bianco buca il nero. E prova a toccare terra con dei fili, forse d'erba, resi forti dal contrasto, ma che, in realtà, sono fragili.

Decontestualizzazione di un ogetto, che assume senso attraverso il mio sguardo.
Lì nell'angolo, la punta dell'iceberg è illumitata.
Sembra essere perfetta, ma abbandonata. In superficie ci sono pezzi rotti di un'esplosione arcana, si mischiano al perfetto disordine del suolo.
E' l'invasione del resto, ma non voluta.
Mi piace pensarla così.

Due sfere. Due colori. Due dimensioni.
Il doppio che regola ogni cosa.

Contrasti di sensazioni.
Soffocamento e pace.
Solitudine e affollamento.
Sicurezza e rischio.

Da quei rami si può salire e si può scendere.

Sembra si possa star bene nell'ombra, così come nella luce.
Perchè non c'è tristezza in sè, ma nel contrasto tra quello che si vede e quello che si sente.
Tra ciò che si vuole e quello che si prende.
Tra il dove vorresti essere e il dove sei.
Per scelta.
Perchè si sceglie.

Si sceglie dove stare.
Si sceglie cosa guardare.
La prospettiva della luce, gioca strani scherzi.

In entrambe i lati, sembra che ci sia sempre qualche "ombra".

Forse è meglio andare lì.
Forse è meglio andare.

Ultimo Lunedì

Poche cose da sbrigare in ufficio. Le ultime. 


Molto tempo per pensare... e dire che lo facevo già abbastanza.
Area condizionata dentro l'ufficio / caldo afoso fuori. 
Ancora una volta il clima. 
 
Esterno/ Interno. 
Dentro / Fuori. 

Alter / Ego. 

Vedo i vetri che si appannano e delle piccole gocce che scendono giù lungo questa pellicola trasparente da cui poter guardare. Osservare. Vedere. Provare. 

 
L'altalena un secondo è su e l'altro è giù. 
Questo pendolo senza sosta, passa in un centrale momento che chiamerei "calma". 










Abbinateci voi un aggettivo. 

©icerchiata. 

venerdì 20 giugno 2008

Penultimo venerdì

Una settimana esatta dalla fine. 


Mangerò un panino Roberto per festeggiare!!!

martedì 17 giugno 2008

Un passo in più

Indipendenza è la parola d'ordine. 

Ma mi dicono che non fa rima con condivisione.
Io non ci credo. 

Mi sento sbagliata. 


Thinking about AlterVsEgo ©icerchiata.

lunedì 16 giugno 2008

Chi mi ama mi segua

Lascio a metà un progetto e ne inizio subito un altro.

Instabile.

Forse per la voglia di aggiornare questo blog.
Per non lasciare a bocca asciutta chi sta aspettando il finale di "Alter Vs Ego". 
Ma continuo a scrivere. Per passione, per istinto, per dovere. 

Dovere. 
Libera professionista a breve, non voglio catene. 
Non capisco dove sto arrivando, ma intanto vado. 

D'obbligo sorridere ed incastrare ogni cosa. 
Non dire mai di no. 

Nel tragitto qualcosa verrà preso, altro verrà perso.
Chi mi ama mi segua. 

©icerchiata. 

domenica 8 giugno 2008

Provare

Con gli occhi a terra, saltello sulle scale.

Voltandomi ti vedo fermo.

Mi affaccio alla finestra, ma il panorama è diverso.

Voltandomi, tu non lo stai vedendo.

Il tuo arrossire. Il mio parlare.

Quanto vuoto in questa stanza.



Stiamo dove allora,

ma solo adesso vedo quanto riempivamo.

Gioia ed agitazione: mischiavamo i confini.

Strette le tue mani. Forte il mio sorriso.

Sguardi persi in un bianca gioia.

Luce a dare forza ad ali pulite

Era come rubare la ragione e ucciderla con l’immaginazione.


Vendi ora le chiavi di quel mondo.

Quello in cui tu non vuoi più entrare.

Le comprerò io per te.


Distrazione di un secondo,

i ricordi sono di una rapida vita.

Immobile e agitato, tu hai freddo in questo buio.

Evitando di guardare, non capisco perché hai paura.

Se è vero quello che dici,

allora sorridi ora.

Ma il tuo rosso d’imbarazzo.

Svuota questa stanza.


Acceco di luce odiosa.

Assordo come una cantante stonata.

Sono goffa come un fallito clown.

Questo e il loro esatto contrario.

Voglio essere il tuo limite, ma la mia perfezione.


Non sono io ad aver ragione.

Prova a smettere di darmela.

Pretendi la tua gioia.

Non sono io a farti felice.

Mi placo in queste parole.

Perché un senso io l’ho trovato,

tu me l’hai dato e poi l’hai dimenticato.

giovedì 5 giugno 2008

Così.

Tanto per scrivere.
Voglia di leggere.

Ho usato un foglio bianco "amico" per provare a spiegare cosa vuol dire. Per provare. Per spiegare.
Cosa vuol dire "farsi prendere dal momento" e poi dimenticare.
Perchè ho imparato a farlo.

Dimenticare.
Il passato si ripresenta, il futuro sempre uguale a ieri. Nel presente provo solo a ricordare ciò che serve per imparare.

Sorprendersi.
Di come c'è chi si accontenta di rimanere così. Fermi dentro se stessi. Profondamente e in movimento apparente.
Fermi.

Sorprendersi.
Di come c'è un sorriso che resta, quello che solo un'amica ti riesce a regalare. Mai fu così splendido.
Conferma di come la vita va condivisa.

Perchè la natura non ha fine e non ha inizio.
Nell'amore, c'è posto per tutti.