Rubo simbolismi per descrivere il te
complesso e amaro.
Vicine, verde e gialla,
due tazzine,
per sbaglio.
Quando di mattina ti svegli in un silenzio gelido di chi sa cosa dire,
ma non riesce,
solo allora l'assenza di parole è disarmante.
La stazione è un buon posto per ripartire.
Ma non per dirsi addio.
Accennata una carezza alle nostre mani.
Timida è la frase banale
di chi è obbligato a palare,
per forza.
per forza.
Teatrini di una realtà che ci appare castigata per natura
sono il motore della nostra noncuranza.
Dimentichiamoci pure di vivere,
ma non viviamo per finta.
I binari hanno due direzioni opposte,
si,
ma i caffè si sono venuti incontro
da soli
su un tavolo
pieno di tutto
e di nulla.
Come me e te,
d_altra_parte.
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