A noi stessi.
Perché siamo la prima persona a cui stringiamo la mano,
ma l’ultima che conosciamo fino in fondo.

Archivi. Il seguito di Alter Vs Ego

domenica 1 marzo 2009

A Suoi ordini.

Come un riflesso,
specchio.

Rifletto.

Ritratto del tuo volere.
Quintessenza

Per dispetto.
Rispetto.
Nei confronti delle tue scelte.
Del tuo attaccarmi filo ai polsi e alle caviglie, per governare le mie movenze.


Bello poter essere guidata a volte.
Ma da uno spirito saggio e giusto.
Che non è il tuo.

Al comando ci si sta solo quando si sà.

Senza pretesa di controllare, solo perchè è più facile.
A rigor di logica.
Logica.

Nessun imprevisto.
Solo uno. Il mio passivo rispettare il tuo grezzo mosaico di imposizioni. Finalmente.
Pedissequamente ho seguito quanto dici.

Bum.

Che peccato che non era ciò che volevi.

Bum.

Non abbiamo in mano più nulla.
Solo ricordi confusi di un buio più mentale che reale.

Bum.

Non sapevi e ancora non sai, che nel tuo farneticare, avevi il lume della ragione.

Bum.

Imprevisto.
Mi eclisso evidentemente, per riapparire timida.

Bum.

Nessun riflesso,
nello specchio.

Rifletto.

Ritratto del tuo volere.
Quintessenza del mio cancellare.

Bianco è il mio passato.
Rimuovendo ogni ombra e liberando il mio osservare.

Bum.

Nessun commento: