A noi stessi.
Perché siamo la prima persona a cui stringiamo la mano,
ma l’ultima che conosciamo fino in fondo.

Archivi. Il seguito di Alter Vs Ego

mercoledì 4 febbraio 2009

Vedere il profumo D'aprile

E sono 100. I post che ho scritto finora.

Sono tanti di più i giorni che mi separano da quell'odore.
Che sa di arancio. Sa di freddo. Di nebbia. Di polvere. Di fumo e di sale.

La disperazione di una cosa che non è Chiara.
Il fermarsi al semaforo e renderti conto che pensavi di essere in tram, mentre invece stai solo guidando la tua macchina. Solo. Sola.

Al volante, d'aprile.
Quando si avvicinano la primavera e i colori.
Il nuovo profumo della pelle.
Calze e scarpe nuove.
Colori e magliette a maniche corte, che adesso hai il coraggio di indossare.
Perchè di kg ne hai persi quante le notti.
La sofferenza e la speranza.

Il buio di una stanza piena di polvere e di genete.


Quando aprivi la finestra e c'era qulla luce che tu non potevi apprezzare. Toccare.
Nuovi occhi e occhiali, per osservare un distante parallelo che andava a prescindere da te.
Rabbia nei confronti di un arcano.
Pena davanti ad un dolore.

Parole.
100.
Vane.
Ma non le mie.

Come in un gioco a freccette, ho fatto centro, ma ho sbagliato bersaglio.
"Perchè in ogni cosa che faccio io ci metto l'anima."
Come la canzone. Come quanto detto.
Io.
Coerente o non.
Razionale o meno.
Debole o forte.
Resto qui.
Davanti ad un ramo spezzato. Marcio. Bagnato. Distrutto.
Lo vedo. Lo so. E ammetto. Provando a sorridere e a superare.

Perchè osservo la menzogna e il poco coraggio.
Di chi finge che quel ramo è ancora un appiglio e non ne fa uso.

Osservo la codardagine e il poco senso dell'umorismo.
Di chi non ammette che siamo alla frutta e sacrica false colpe, non beccando neanche quelle giuste. Aggiungendo una cornice di un dolore che non ha fine. Struggente. Povero!

Osservo l'inettitudine e la comodità.
Di chi davanti ai miei occhi non sa nascondersi. E allora, per evitare di guardare il vero, li chiude. Ed è felice così.


Felice.
Si è felici quando si ottiene il risultato sperato, dopo una decisione arbitraria e che nessuno ha chiesto. Eppure si è presa.
Io ammetto di non essere felice.
Io.

Niente torna.
O forse tutto.

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